Hai deciso di ristrutturare casa, magari proprio grazie agli incentivi. Hai capito che un passo fondamentale è fare il salto di almeno due classi energetiche. E hai ben chiaro che in tutto questo il sistema di riscaldamento della tua abitazione, gioca un ruolo chiave.
Ma quale tipologia di impianto scegliere? Caldaia a condensazione? Impianto a pompa di calore? Oppure un sistema ibrido?
In un precedente articolo, avevamo già trattato l’argomento “pompa di calore ibrida”. Ora invece ci concentreremo a mettere a confronto con “occhio clinico” le diverse caratteristiche dei tre impianti.
Con lo scopo di guidarti nella scelta della soluzione che meglio si adatta alle esigenze tue e della tua famiglia.
La caldaia a condensazione
La caldaia a condensazione è molto diffusa nella maggior parte delle nostre case. È un’ottima soluzione, collaudata da tempo.
La differenza fondamentale con una vecchia caldaia tradizionale è che i fumi di scarico non vengono dispersi direttamente nell’ambiente, tramite camino o canna fumaria (quindi inquina meno). Ma vengono recuperati per riscaldare la casa.
In pratica, con la caldaia a condensazione non si butta via (quasi) niente. Il vapore acqueo e la condensa (da qui il nome “a condensazione”) creati dalla combustione vengono recuperati per produrre altra acqua calda. In questa maniera c’è un buon risparmio sui consumi di gas (del 25-30%) rispetto ad una caldaia tradizionale. E visto gli ultimi aumenti del prezzo del metano è sicuramente un’ottima scelta.
Infatti la caldaia a condensazione è proprio indicata, piuttosto che quella tradizionale, se…
- usi tanto il riscaldamento;
- hai una casa grande;
- hai elevati consumi energetici.
Nel senso che se non hai bisogno di riscaldare costantemente la tua casa, ad esempio se accendi il riscaldamento per una o due ore al giorno, così come per le seconde case, puoi benissimo scegliere una caldaia tradizionale. Risparmiando quindi sull’acquisto e sulla manutenzione periodica obbligatoria.
Inoltre, ricordiamo che la caldaia tradizionale non ha bisogno di essere collegata all’impianto delle acque di scarico, con un risparmio quindi anche sull’installazione.
Ma la caldaia a condensazione ti permette grazie all’uso delle tecnologie di fare un passo decisivo per ampliare (per ottenere ulteriori risparmi oltre al 50%) il tuo sistema di riscaldamento.
A cosa ci riferiamo?
Al fatto che puoi integrare la tua caldaia a condensazione con i pannelli fotovoltaici, o alla pompa di calore. Limitando quindi uno degli svantaggi principali delle caldaia (sia tradizionali che a condensazione) che è appunto il consumo di combustibili fossili e quindi di materie prime non rinnovabili, come GPL, gasolio e metano.
Tuttavia, quello che vogliamo sottolineare qui è che con le caldaie non si riesce ad essere autonomi dal punto di vista energetico. Che, per come la vediamo noi, dovrebbe essere uno degli obiettivi ottimali di ogni abitante del nostro pianeta. È infatti questa la linea guida che detta le scelte che noi come Rinnovazero facciamo ogni giorno per migliorare la vita dei nostri clienti.
E adesso facciamo quindi un passo verso soluzioni più “green”. Vedendo cos’è la pompa di calore, i suoi vantaggi/svantaggi e quando è meglio installarla.
La pompa di calore
A cosa serve la pompa di calore?
Fondamentalmente a 3 scopi:
- Produrre aria calda d’inverno.
- Produrre aria fredda d’estate.
- Produrre acqua calda sanitaria.
Ma come funziona?
Semplificando molto il funzionamento, la pompa di calore funziona come un frigorifero. Ma all’incontrario.
Cioè, prende il calore da fonti esterne e naturali (in genere dall’aria, ma anche dall’acqua e dal terreno) per portarlo dentro le nostre case. Sotto forma di aria calda per riscaldare, di aria fredda per rinfrescare o di acqua calda.
Come si può facilmente intuire, le pompe di calore rappresentano un’ottima soluzione sia al problema dell’inquinamento, sia agli elevati consumi di combustibili fossili.
Infatti, il grande vantaggio rispetto alla caldaia a condensazione è l’elevato rendimento energetico (sono macchine molto efficienti) e il notevole risparmio (fino al 40% in bolletta). Se poi la abbiniamo ad un impianto a pannelli radianti (ad esempio riscaldamento a pavimento) il risparmio energetico arriva fino al 70%.
Inoltre la pompa di calore può produrre anche l’acqua calda per il riscaldamento.
E questo cosa significa?
Significa che puoi realizzare un impianto unico sia per il riscaldamento sia per la produzione di acqua calda per uso sanitario. Con un conseguente maggior comfort abitativo.
Sceglieremo quindi di installare una pompa di calore anche perché è una delle soluzioni più gettonate per migliorare la classe energetica degli edifici e quindi accedere ai diversi tipi di incentivi statali.
Attenzione però… perché la pompa di calore:
❌ è indicata solo in case già efficienti dal punto di vista energetico, altrimenti il gioco non vale la candela. Per esempio è indicata in case con riscaldamento a pavimento o a soffitto. Oppure in tutte le case molto ben isolate termicamente;
❌ se hai i classici termosifoni NON è la soluzione più adatta. In quanto non riesce a produrre acqua a temperatura sufficientemente elevata (a differenza della caldaia) per poter riscaldare l’abitazione;
❌ è adatta solo in zone con temperature medie invernali superiori ai 10°C. Anche se, con i dovuti accorgimenti, come vedremo fra qualche paragrafo, si può ovviare a questo problema grazie alla tecnologia.
Inoltre, sempre se la puoi installare, considera anche che la pompa di calore:
- È un impianto rumoroso.
- Può consumare tanta energia elettrica.
- Ha un costo elevato perché è un’apparecchiatura complessa e ha bisogno di altri sistemi di supporto.
Tuttavia, per far fronte a questi tre problemi possiamo:
- Installare la macchina all’aperto o in una sede apposita.
- Installare un secondo contatore che ci permette di ottenere una tariffa agevolata.
- Ammortizzare il suo costo, risparmiando sulle bollette mese dopo mese, di anno in anno.
Ma la soluzione migliore, sempre se possiamo installarla, è indubbiamente quella di scegliere pompe di calore con un elevato grado di efficienza.
Ad esempio le pompe di calore che installiamo noi, come Rinnovazero, hanno un ottimo grado di efficienza: il cosiddetto “COP” (Coefficient of Performance). Un COP vicino al 5. Questo significa che la nostra pompa di calore riesce a convertire un chilowattora di energia elettrica in 5 kilowatt di potenza termica.
E la ciliegina sulla torta riusciamo a metterla quanto abbiniamo la nostra pompa di calore ad altre tecnologie.
Arriviamo quindi a parlare del sistema ibrido.
Il sistema ibrido
La pompa di calore ibrida (o sistema ibrido) è un impianto che è composto da più generatori di calore. In genere si abbina ad una caldaia a condensazione che utilizza come fonte energetica il metano. Ma la soluzione più ecologica è quella di abbinarla ai pannelli fotovoltaici.
In più, i sistemi ibridi possono essere utilizzati anche senza intervenire sull’isolamento della casa (cappotto,tetto, pavimenti a differenza della pompa di calore.
In pratica, la forza del sistema ibrido è che abbatte gli svantaggi della pompa di calore e unisce i pregi di tutti e due i sistemi che abbiamo visto fin qui (pompa di calore + caldaia).
Infatti, l’elettronica della macchina può lavorare in autonomia e modulare le fasce di utilizzo e l’intervento di ogni singolo generatore. Con un rapporto costo/beneficio impareggiabile.
Quando le temperature esterne lo permettono (almeno dai 5 ai 10-12°C) il sistema ibrido può essere alimentato dalla caldaia a gas, aiutata dall’impianto fotovoltaico.
Quindi la caldaia ibrida può essere utilizzata in ogni nostra casa.
In abbinata con un impianto fotovoltaico potrebbe addirittura riuscire a far fare il doppio salto di classe previsto per il super bonus 110%.
In conclusione…
…ci sentiamo di dire che le tecnologie vengono impiegate non tanto così per fare, ma proprio per migliorare una situazione precedente.
Se ci fai caso, è così tutta la storia dell’evoluzione: dal calesse siamo passati alle prime macchine a vapore e poi alle autovetture a motore a scoppio, poi a motori sempre più performanti, fino ad autovetture alimentate dall’energia elettrica, magari autoprodotta.
Che sia chiaro: in tante case va benissimo mettere ancora la caldaia a condensazione. Ma ciò detto, se senti che la tua casa (da un punto di vista dei consumi) è più calesse che Tesla 😅, allora considera che puoi sempre migliorarla. Puoi ottenere un clima ideale sia in estate, sia in inverno e sfruttare tutti gli incentivi nella maniera migliore.
In ogni caso, l’importante è farsi assistere da una ditta specializzata in efficienza energetica ed in incentivi. Con alle spalle un’esperienza comprovata e con numerosi casi di successo. Perché è solo così che potrai valutare bene quale soluzione adottare e scegliere il miglior sistema di riscaldamento/raffreddamento che calza a pennello con la tua abitazione.
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