1/8/22

Cinque cose che (molto probabilmente) NON sai sul fotovoltaico

Cinque cose che (molto probabilmente) NON sai sul fotovoltaico

Tutti sanno che gli impianti fotovoltaici hanno rappresentato e rappresentano una grande opportunità. Un’opportunità da cogliere per rendere la propria abitazione energeticamente più indipendente, risparmiare sulle bollette, dare una mano al pianeta utilizzando risorse rinnovabili come il sole. E dire “basta” a combustibili fossili come metano, gpl o gasolio che, oltre a finire (prima o poi), inquinano parecchio.

Ma pochi invece conoscono aspetti del fotovoltaico che a quanto pare non vengono presi in considerazione (o almeno non del tutto) quando si decide se installare o meno un impianto del genere.

Quindi in questo articolo abbiamo deciso di affrontare 5 cose poco note sul fotovoltaico, per permettere a chi ci segue di fare scelte con la massima consapevolezza.

Iniziamo…

1. La normativa sull’efficienza energetica premia il fotovoltaico

Sì, proprio così. Il fotovoltaico è visto molto bene dal legislatore in quanto produce energia elettrica dal sole.

Ma non solo… infatti, se ci hai seguito negli altri articoli precedenti, sai bene che il fotovoltaico, abbinato ad una pompa di calore, può anche produrre riscaldamento per la nostra abitazione.

Con un consumo pari a zero di combustibili fossili. Evitando quindi di immettere in atmosfera tonnellate di CO2 durante la vita di una casa.

E visto che le politiche ambientali, di ormai tutti gli stati europei, hanno messo in agenda l’obiettivo tassativo di ridurre l’uso dei combustibili fossili (gas metano, Gpl, gasolio) sono venute fuori leggi ad hoc.

Ecco perché, dal punto di vista della sostenibilità ambientale, il legislatore premia il fotovoltaico e ne favorisce l’installazione. Ecco il motivo di fondo degli incentivi come l’ormai famoso Super Bonus 110%.

2. Il fotovoltaico permette di aumentare la classe energetica dell’immobile

L’installazione dell’impianto fotovoltaico permette alla tua abitazione di salire di classe energetica. Quindi la tua casa aumenta di valore, riduce i consumi energetici e tu spendi meno.

Ad esempio uno dei modi per sfruttare al meglio il già citato Super Bonus 110% è quello di installare il fotovoltaico per fare il salto di due classi energetiche.

In questo caso bisognerà abbinare qualche altro lavoro. Come, ad esempio, la sostituzione della caldaia. O abbinare l’installazione di una caldaia ibrida, così come di una pompa di calore.

3. Il fotovoltaico ha una scarsa usura nel tempo

Il fotovoltaico anche se di grande utilità è un impianto molto semplice e non ha particolari apparecchiature. È un impianto che non ha necessità di cure straordinarie e quindi ha ridotti costi di manutenzione.

Anche se non obbligatorio per legge, è sufficiente effettuare una volta all’anno la pulizia dei moduli che lo compongono. E assicurarsi che i pannelli siano liberi da depositi e da sporcizia. Soprattutto perché in questo modo rendi i tuoi pannelli fotovoltaici molto performanti.

Per la pulizia del fotovoltaico, si può, in qualche caso, anche utilizzare dei prodotti particolari che proteggono le superfici dallo sporco e allungano il tempo fra un lavaggio e l’altro. Oltre a migliorarne la resa.

Un’altra parte dell’impianto fotovoltaico che non ha particolari bisogni di manutenzione è l’inverter.

Cosa fa l’inverter?

L’inverter converte l’energia continua prodotta dai pannelli (che non sarebbe utilizzabile in casa) in energia alternata che invece è fruibile dai nostri elettrodomestici.  L’inverter ha delle durante elevate superiori a 10 anni.

4. Il fotovoltaico permette di raggiungere l’indipendenza energetica, soprattutto se abbinato ad altri tipi di impianti

Il fotovoltaico può far parte di un insieme molto più efficiente di sistemi impiantistici presenti in una casa. Con l’obiettivo di raggiungere l’indipendenza energetica.

È importante tuttavia considerare che un prerequisito per raggiungere l’indipendenza energetica è l’isolamento della casa. Nel senso che è fondamentale che la casa sia a bassissimo consumo energetico.

Quindi deve avere un ottimo isolamento su pareti, pavimenti, tetto e finestre. insomma… non deve avere dispersioni termiche e quindi deve avere un consumo già molto, ma molto ridotto.

Così, quel minimo fabbisogno di energia richiesta dalla casa (per poter mantenere una temperatura attorno ai 20 gradi in inverno ad esempio) viene coperto utilizzando nel modo più efficace sistemi come le pompe di calore che si “nutrono” di energia elettrica prodotta dall’impianto fotovoltaico.

Per rendere meglio questo concetto, prendiamo ad esempio la casa di un nostro cliente. Il nostro cliente ha una casa già molto performante che consuma molto poco. Ha un impianto fotovoltaico ed una pompa di calore. Bollette alla mano la pompa di calore richiede 25 chilowattora di energia, quindi se non ci fosse il fotovoltaico richiederebbe oltre 7 euro e mezzo di energia elettrica al giorno (non preoccuparti continua a leggere… su questo calcolo ci torneremo presto).

Ma visto che la nostra pompa di calore è abbinata all’impianto fotovoltaico ci possiamo autoprodurre gran parte dell’energia elettrica richiesta.

Ad esempio un impianto fotovoltaico da 6 kW può produrre 20-25 kW di energia. Riuscendo quasi ad annullare il bisogno di energia elettrica dalla rete. In genere, possiamo dire che, nei periodi più favorevoli, riusciamo a coprire con il fotovoltaico anche l’85% del fabbisogno energetico delle case e quindi ridurre quei 7,5 euro di consumo giornaliero a poco più di un euro. Come spiegheremo meglio nel prossimo punto.

5. Il fotovoltaico ha bisogno di un sistema di accumulo.

Siccome il fotovoltaico ha una produzione di energia non costante (ad esempio di notte) è necessario dotarsi di un sistema di accumulo.

Infatti i risultati straordinari raggiunti dal nostro cliente (nell’esempio del punto precedente), di cui qui sotto puoi vedere lo screenshot del pannello di controllo riferito alla giornata dell’8 febbraio 2022, devono comunque venire raggiunti con l’abbinata: pompa di calore + fotovoltaico + accumulo energetico.

L’accumulo energetico è uno dei fattori fondamentali che riescono ad innalzare così tanto quello che viene chiamato l’auto consumo di energia prodotta dal fotovoltaico.

Come dicevamo prima il nostro cliente andrebbe a spendere oltre 7,5 euro (per quella giornata) di energia elettrica presa dalla rete se non avesse il fotovoltaico.

Ma grazie al fatto di riuscire a stoccare, quindi immagazzinare, l’energia durante il giorno in apposite batterie di accumulo, può utilizzarla nelle altre ore quando il sole non c’è, quindi quando l’impianto fotovoltaico non è attivo (come si vede nello screenshot qui affianco).

Tutto questo permette al nostro cliente di raggiungere un risparmio incredibile. Il nostro cliente l’8 febbraio 2022 ha praticamente autoconsumato l’85% della corrente prodotta. Quindi ha dovuto pagare alla rete solo il restante 15%.

Praticamente, calcolatrice alla mano, senza il fotovoltaico e senza le batterie di accumulo avrebbe pagato 30 centesimi (il costo attuale della corrente elettrica) moltiplicato il consumo giornaliero di 25,41 kWh. Totale: 7,62 euro per il fabbisogno di energia della giornata dell’8 febbraio 2022.

Ma grazie all’impianto fotovoltaico, abbinato alla pompa di calore e alle batterie di accumulo, come puoi vedere sempre dallo screenshot ha dovuto acquistare dalla rete solo 3,75 kWh. Per una spesa totale di appena 1,12 euro!

Un risparmio di 6,50 euro al giorno!

In conclusione…

…ora ne sai molto di più sul fotovoltaico rispetto alla maggior parte delle altre persone.

Il prossimo passo è quello di vedere come poter replicare il risultato eclatante del nostro cliente grazie alle soluzioni che ti possiamo offrire.

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