11/4/24

Eliminazione della cessione del credito e dello sconto in fattura: ecco chi può ancora beneficiarne

Eliminazione della cessione del credito e dello sconto in fattura: ecco chi può ancora beneficiarne

Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del nuovo DecretoLegge n.39/2024 il Governo ha definitivamente cancellato la possibilità di usufruire della cessione del credito e dello sconto in fattura per le categorie che ancora potevano beneficiarne.

 

Nuove disposizioni che, a partire da marzo 2024, metteranno fine al Superbonus con opzioni alternative per i nuovi interventi e per i lavori non ancora avviati. A rischio quindi, tutti coloro che hanno già presentato unaCILAS e iniziato i lavori, oltre che Onlus, OdV e APS (gli enti del Terzo settore) che non potranno far altro che portare in detrazione l’importo dei lavori. E in mancanza di una adeguata capacità fiscale, diventerà molto difficile riuscire a sostenere i costi di una ristrutturazione per efficientamento energetico, se non, ad esempio, tramite delle opzioni di finanziamento.

 

Ma chi potrà beneficiare ancora della cessione del credito e dello sconto in fattura?

Il nuovo Decreto stabilisce che chi abita in una casa unifamiliare o in un condominio ha ancora la possibilità di avvalersi della cessione del credito e dello sconto in fattura nei casi in cui, in data antecedente al 30 marzo 2024, si verifichino le seguenti condizioni:

 

1.    Sia stata presentata la comunicazione di inizio lavori asseverata (Cila) in caso di lavori per interventi agevolati non effettuati dai condomini;

2.    Sia stata adottata la delibera assembleare che ha approvato l’esecuzione dei lavori e risulti presentata la Cila in caso di lavori per interventi agevolati effettuati da condomini;

3.    Sia stata presentata l'istanza per l'acquisizione del titolo abilitativo in caso di lavori per interventi agevolati che comportano la demolizione e la ricostruzione degli edifici;

4.    Sia stata presentata la richiesta del titolo abilitativo, ove necessario, se gli interventi sono diversi da quelli agevolati;

5.    Siano già iniziati i lavori oppure, nel caso in cui i lavori non siano ancora iniziati, sia stato stipulato un accordo vincolante tra le parti per la fornitura dei beni e dei servizi oggetto dei lavori e sia stato versato un acconto sul prezzo, se gli interventi sono diversi da quelli agevolati e per i medesimi non è prevista la presentazione di un titolo abilitativo;

 

Inoltre, è necessario che sia stata sostenuta almeno una spesa precedente al 30 marzo 2024, documentata da fattura, per lavori già eseguiti. Ciò significa che, in mancanza di tale fattura, chi rientra nei casi1, 2, e 3 sopra citati non potrà più usufruire della cessione del credito e dello sconto in fattura.

 

E per le barriere architettoniche?

Ancora una volta, è la data del 30 marzo 2024 a fungere da linea di demarcazione.

Per le spese relative agli interventi di superamento ed eliminazione di barriere architettoniche sostenute entro tale data sono ancora consentite le opzioni di cessione del credito e di sconto in fattura.

Per le spese sostenute dopo tale data sarà possibile avvalersene se:

-      Sia stata presentata la richiesta del titolo abilitativo, qualora risulti necessaria;

-      Siano già iniziati i lavori oppure, nel caso in cui i lavori non siano ancora iniziati, sia già stato stipulato un accordo vincolante tra le parti per la fornitura dei beni e dei servizi oggetto dei lavori e sia stato versato un acconto sul prezzo, se per gli interventi non è prevista la presentazione di un titolo abilitativo.

  

Alla luce delle disposizioni del nuovo decreto, emergono difficoltà evidenti per i condomini, amministratori e professionisti del settore nell'identificare l'ammissibilità dello sconto in fattura e della cessione del credito per gli interventi con il Superbonus. La complessità delle nuove normative potrebbe, infatti, indurre gli addetti ai lavori a rinunciare all'opzione del Superbonus per i lavori di riqualificazione energetica, orientandosi piuttosto verso altri bonus disponibili attraverso la detrazionefiscale. Nonostante ciò, alcuni condomini potrebbero ancora poter intraprenderei lavori, ma le incertezze generate dal decreto possono generare un vero eproprio ostacolo nel definire correttamente la loro posizione, per lapreoccupazione di commettere errori.

Le analisi di fattibilità, precedentemente basate su un quadro normativo ora mutato dal decreto del 30 marzo, potrebbero non essere più valide, rendendo i preventivi e i calcoli precedenti poco adatti alle nuove circostanze. Diventa quindi essenziale fare chiarezza e fornire gli strumenti per consentire a chi ne ha diritto di portare a termine i progetti di efficientamento energetico, specialmente in vista degli obiettivi fissati per il 2030 dall'Unione Europea con la Direttiva Case Green

È qui che il supporto di Rinnovazero diventa fondamentale:il nostro team, sempre aggiornato sulle ultime disposizioni legislative ed edilizie, è disponibile a valutare la tua situazione gratuitamente e senza alcun impegno, al fine di determinare la possibilità di realizzare e portare a termine i lavori di efficientamento energetico della tua abitazione.

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