1/10/21

Dalla Verifica Urbanistica all’Analisi di Fattibilità

Dalla Verifica Urbanistica all’Analisi di Fattibilità

Dalla Verifica Urbanistica all’Analisi di Fattibilità verso l’Ecobonus Sicuro…

…il salto in alto di 2 classi energetiche!

Con gli articoli precedenti, siamo arrivati al primo passo da fare per ottenere l’Ecobonus, ovvero la Verifica Urbanistica.

Che se vuoi fartela fare da noi, è gratis (sempre).

Se non hai ancora compilato il modulo per farcela fare, vai QUI. Compila il modulo e ti risponderemo in 24-48 ore. Perché il tempismo e tutto!

Ma bando alle ciance… adesso…

…continuiamo il nostro viaggio
all’interno dell’Ecobonus Sicuro


Se la Verifica Urbanistica evidenzia qualche difformità, variazione, anomalia, bisogna fare una sanatoria. Tranquillo… niente di grave, ma è essenziale.

Perché solo così potrai continuare con le pratiche per ottenere l’Ecobonus in tutta sicurezza.  

Per questo, io con la mia società, Rinnovazero, ti rilascio la cosiddetta asseverazione di legittimità edilizia dell’immobile.

Detta così, suona come qualcosa di estremamente difficile… ma non preoccuparti. A questo ci pensiamo noi. E tu… potrai essere completamente sicuro di iniziare col piede giusto il tuo cammino verso l’Ecobonus 110%.

Il passo successivo è l’analisi di fattibilità.

L’analisi di fattibilità deve permettere alla tua abitazione di fare il salto di almeno due classi energetiche. Infatti:


Il salto di almeno due classi energetiche è uno dei requisiti fondamentali per potere ottenere è accedere all’Ecobonus 110%

Per farti capire subito e in maniera pratica cos’è questo salto di due classi energetiche, ti racconto un lavoro che abbiamo fatto.

Siamo a casa della Signora Maria di Teor, una simpatica e arzilla signora di 72 anni.
La sua è una tipica casa friulana di quelle costruite attorno agli anni ‘50. Come riscaldamento, nel corso del tempo, si è fatta mettere una caldaia a gas. La casa non ha nessun tipo di isolamento termico.

Dalla nostra verifica fatta sul posto, è emerso che la sua abitazione è di Classe energetica F.

Quindi una classe energetica bassa, ma con delle bollette molto alte. Un problema comune di molti visto che, statistiche alla mano, ben il 90% delle abitazioni in Italia sono di classe energetica bassa. Cioè vanno dalla Classe E alla Classe G (quest’ultima la più bassa in assoluto).

Vediamo cosa abbiamo fatto.

Innanzitutto bisogna portare la casa (almeno) fino alla Classe D.

Quindi, la prima cosa sulla quale ci siamo concentrati è stata quella di dare alla casa il giusto isolamento termico.

Perché ricorda sempre:

“è inutile riscaldare una casa, se poi il calore esce dalle pareti, dalle finestre e dal tetto!”


Abbiamo realizzato un cappotto termico esterno (quello che nella legge viene definito “isolamento dell’involucro”). In più abbiamo sostituito la vecchia caldaia. Anche perché ogni volta che andava in funzione “beveva” come quando schiacci a fondo l’acceleratore di una macchina di grossa cilindrata.

Abbiamo quindi messo una caldaia ibrida, cioè quelle che funzionano a gas ed energia elettrica, abbinandola ad un impianto fotovoltaico da 6 Kilowatt.

In questa maniera con questi lavori, la Signora Maria ha ottenuto una casa Classe C. Un salto di più di due classi energetiche.

Un salto perfetto, neanche fosse Bubka, il campione olimpico di salto con l’asta a Seul ‘88.

Tieni presente che più la classe è alta (il massimo risultato è la Classe A4) meno spendi per riscaldare la tua casa.

Infatti, una casa in Classe F consuma, per metro quadrato, 5 volte di più di una casa in Classe A4.

La Signora Maria, da un nostro calcolo esatto, prima consumava 24 euro di gas a metro quadrato, mentre adesso ne spende all’incirca 11 euro a metro quadrato. Un risultato e soprattutto un risparmio incredibile!

Un lavoro perfetto anche per l’Ecobonus, perché il cappotto come la sostituzione della caldaia sono due di quei lavori essenziali, fondamentali (nella legge sono definiti lavori trainanti).

Se nel frattempo vuoi verificare la classe energetica della tua casa...

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