1/10/22

La coibentazione del tetto: Che cos’è e perché è così importante

La coibentazione del tetto: Che cos’è e perché è così importante

Il tetto di una casa è una parte molto importante. E anche se è vero che, avere un tetto sopra la testa come riparo, è una cosa che ormai diamo per scontata…

…a volte tralasciamo un’altra funzione fondamentale del tetto. Ci stiamo riferendo alla sua capacità di offrire un opportuno isolamento termico.

Perché, come ripetiamo ormai da anni ai nostri clienti:

  • l’isolamento termico è il miglior combustibile ad impatto zero.

Inoltre il tetto è la parte della casa che viene più in contatto con le intemperie (pioggia, vento, grandine, neve). Ed è anche quella più esposta alle escursioni termiche come al caldo del sole e al freddo del gelo.

Quindi, a meno che la tua casa non sia di recente costruzione e realizzata con le più  moderne tecniche, è molto probabile che, prima o poi, tu debba correre ai ripari.

Infatti dalla nostra esperienza ventennale in ristrutturazioni, abbiamo visto che avere una copertura ad hoc è uno degli interventi primari. E non per niente è un intervento che…

  • è obbligatorio per legge, secondo il Dlgs n. 311 del 2006, quando si parla di manutenzione ordinaria o straordinaria;
  • rientra nella riqualificazione energetica;
  • gode degli incentivi statali.

In particolare la coibentazione del tetto e anche del sottotetto è una tecnica di costruzione e ristrutturazione che consente di isolare gli ambienti per evitare gli sbalzi termici.

Sbalzi termici?

Sì, hai presente quando passi da una stanza ad un’altra e senti subito uno sbalzo evidente di temperatura? Ecco quello è uno sbalzo termico.

Lo sbalzo termico è la causa di condensa, umidità e muffa.

Queste sono tutte problematiche che nascono proprio dalla mancanza di un corretto isolamento della propria abitazione.

In questa maniera è un attimo ritrovarsi a vivere in un ambiente “contaminato” con ripercussioni sulla nostra salute. Partendo da semplici ma fastidiose irritazioni agli occhi e alla pelle, fino a degenerare in malattie allergiche che attaccano le vie respiratorie provocando asma e bronchiti croniche.

Te ne stiamo parlando perché il tetto e il sottotetto è la zona della tua casa che si trova maggiormente a dover fare i conti con questi sbalzi termici e da dove possono diramarsi gran parte di queste problematiche.

  • Il nostro obiettivo come Rinnovazero è far vivere le persone che si rivolgono a noi in un ambiente sano e confortevole.

Per fare questo il primo passo è proprio l’isolamento di una casa, partendo dal tetto, per trattenere il calore all’interno in inverno (visto che il calore sale verso l’alto), così come trattenere il fresco in estate.

E se ci segui già da un po’ sai benissimo che questo è l’obiettivo anche del cappotto termico che si fa sulle pareti. E di tutti gli interventi per evitare le infiltrazioni dal terreno.

Perché un'abitazione confortevole deve essere vista come una “scatola” stagna. E la coibentazione serve proprio a questo.

Quindi la coibentazione del tetto e del sottotetto serve a:

  1. Aumentare il comfort abitativo per avere la giusta temperatura in tutte le stagioni
  2. Eliminare i ponti termici e acustici, proteggendo la propria casa (e la tua salute) anche da infiltrazioni, umidità e rumori.
  3. Avere dei consumi energetici minori e quindi un maggiore risparmio sulle bollette.

Una casa che respira

Anche se è vero che la nostra casa deve essere una scatola stagna, è altresì importante farla “respirare”. Come quando apri le finestre per far prendere aria alle stanze.

Allo stesso modo, ad un certo punto, si è capito che bisognava far prendere aria anche al sottotetto.

Il problema?

È evidente: il tetto però non lo possiamo aprire.

Nasce così il tetto ventilato. Una delle innovazioni più importanti e (forse ne avrai già sentito parlare) quando si parla di coibentazione del tetto.

Come si può facilmente intuire dal nome la ventilazione è l’aspetto chiave. E come puoi immaginare contrasta alla perfezione la formazione di umidità nel sottotetto. La tua casa avrà bisogno di un minore fabbisogno energetico, regalandoti allo stesso tempo un maggiore comfort abitativo.

In più, il ricircolo dell’aria garantisce un minore surriscaldamento del tetto, perservandone anche la durata nel tempo.

Ed è per questo che noi come Rinnovazero…

Scegliamo sempre questa soluzione tecnologicamente molto avanzata per i lavori che eseguiamo nelle case dei nostri clienti.

Si tratta di una vera e propria evoluzione tecnologica e si fa prima della posa delle tegole.

In pratica tra le tegole e la parte isolante sotto le tegole si crea uno spazio vuoto dove può circolare l’aria.

Questo è importante per tutti i tetti, in particolare per tetti leggeri e tetti in legno, dove vengono usati isolanti in sughero, fibre di legno e lane di roccia.

Lo spazio vuoto (l’intercapedine) che andiamo a creare è importante per far sì che dall’interno della casa possa fuoriuscire il vapore, la condensa  e le goccioline d’acqua che ne derivano.

In questa maniera si evitano le muffe sulla superficie interna del soffitto. Questa è la cosa fondamentale della ventilazione.

Ventilato sì, ma soprattutto isolato

Il tetto ventilato è fondamentale in inverno, mentre in estate, il solo tetto ventilato non aiuta tantissimo per il raggiungimento del comfort estivo.

Infatti bisogna sempre aggiungere un buon isolamento del tetto, con spessori importanti, dai 16 ai 20 e addirittura 30 cm utilizzando materiali fibrosi e pesanti come sughero, fibra di legno e lana di roccia.

Questo è il segreto per un’ottima copertura che funzioni bene sia d’inverno e sia d’estate. Infatti un buon isolamento della casa passa sempre attraverso materiali particolari e spessori importanti.

Quali materiali usare?

Pannelli in polistirene (sia espanso, sia estruso): la loro poca densità fa sì che vadano bene in inverno, ma non in estate.

Pannelli in fibra di legno e lana di roccia: vanno bene sia in estate, sia in inverno.

Questo perché in estate dobbiamo proteggere il tetto da un’onda termica notevole. e il materiale che andiamo ad utilizzare non deve solo proteggere dalla temperatura esterna (35-40 gradi), ma deve essere in grado di trattenere il calore per poi rilasciarlo verso l’esterno (e non farlo entrare in casa). Proprio come una grande spugna.

Quindi si dovranno utilizzare dei materiali con una eccellente conducibilità termica (inferiore a 0,04 Kelvin) come le fibre di legno e lana di roccia.

Invece il polistirene, i poliuretani e i polistiroli sono materiali che hanno una bassa capacità termica e una bassa densità (sono leggeri e quindi non proteggono).

Per farti un esempio un polistirene ha una densità di 30 kg al metro cubo, mentre un metro cubo di fibra di legno pesa 200 kg, quindi quasi 10 volte tanto.

L’ultimo tassello: le tegole

L’ultimo tassello per un’ottima copertura sono le tegole. Il nostro classico “coppo” va benissimo.

Vanno benissimo i classici coppi in argilla, magari non mettiamoli di colore scuro,  tipo grigio scuro o antracite, che sono belli esteticamente, ma attirano il calore d’estate e fanno diventare i tetti dei veri forni. Quindi sono preferibili colori chiari.

Molti costruttori, soprattutto nelle case moderne, propongono tetti in lamiera. Come ad esempio il riverclack,  il Rising o il rame. Tutti materiali molto particolari e molto costosi e di difficile applicazione nella nostra tecnologia classica tradizionale.

Quindi viva il coppo classico!

Se invece abbiamo una casa moderna col tetto piano, sul materiale isolante si stende una guaina, un’impermeabilizzazione in modo da proteggerla dalle intemperie e magari sopra ci si può mettere della ghiaia per aiutare per dare massa e proteggere maggiormente dai raggi del sole ed evitare dilatazioni.

E il tuo tetto in che condizioni è? Ha forse bisogno di un controllo da un occhio esperto? Se pensi che sia arrivato il momento giusto per dargli una controllata…

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